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Nota dell’editore.

Il progetto che sto portando avanti ha l’obiettivo, tra gli altri, di scardinare pregiudizi, schemi obsoleti, credenze consolidate e superstizioni di ogni natura, così da consentire, attraverso questo alleggerimento, un ampliamento della visione della nostra esistenza. In questo quadro si colloca Quel che una Strega sa di Vega Roze, che ha l’intento di aprire al dialogo, di offrire al grande pubblico la possibilità di rivedere posizioni prese a priori senza conoscere e senza poter entrare in profondità per chiusure preconcette, su temi “tabù” come quello qui affrontato. Liberi e alleggeriti da tanta zavorra, possiamo goderci il diario di Eva e Vega e aprire anche questa porta tra le tante che, per chi è pronto a entrare nel nuovo paradigma dell’esistenza, è arrivato il momento di dischiudere, al cuore, alla mente, all’Essere tutto. E continuare il viaggio della nostra evoluzione.
Francesca Del Nero

Quel che una Strega sa

di Vega Roze

“Quel che una Strega sa” è frutto di un ritrovamento. L’autrice trova in un mercatino alcuni diari di una strega vissuta nel secolo scorso. Scopre magiche analogie tra i suoi appunti e quelli dell’antica sorella. Decide così di unire in un unico scritto il “sentire” di entrambe e di riportare in vita il vecchio Grimorio creando un nuovo “diario degli incantesimi” del cuore.

Premessa dell’autrice

“Ritrovare i diari di una Strega vissuta nel secolo scorso, è il sogno di ogni strega moderna. Scoprire le avventure, i desideri e i segreti di una sorella mai incontrata, ma vicina nel cuore, è un’emozione straordinaria. Un dono degli Dei. Mi sono chiesta il perché di tale incanto e la risposta non ha tardato a manifestarsi. La sorella strega vive in ciascuno di noi e parla ai nostri cuori con quel suono immortale che ha la vera saggezza, quella senza tempo. I diari di questa sorella, vissuta per quasi un secolo, somigliano ai miei. Un misto di sensazioni, incantesimi, pensieri rubati che viaggiano verso una sola direzione, la conoscenza di se stessi e quindi del mondo secondo il famoso monito dell’oracolo di Delphi. Ho così deciso di condividere con Te che leggi questo dono prezioso: il sentire di Eva e il mio si fondono, per dare vita a un’opera che è la voce di ogni Essere libero.

Desidero chiarire cosa significa per me la parola strega: è un essere libero che ascolta se stesso e vive l’esperienza della vita come un’opportunità, per conoscere e conoscersi. Una creatura senza tempo che ascolta gli spiriti della natura e riconosce in se stessa l’essenza di ogni cosa.

Mettersi al servizio e scrivere in nome dell’eternità. Dare certezze a chi non può sentire, a chi ha dimenticato come guardare, è un’impresa quasi impossibile. Nessuno ti crederà perché tu per prima non credi. Credere è la prima regola, in ciò che si sente, in ciò che si è, sapendo di essere ogni cosa, certi di conoscere ogni risposta, perché per ogni domanda c’è una risposta, mentre non vi è una domanda per tutte le risposte. Cercando di comunicare con te, nel profondo di te, puoi attingere a quella scintilla di coscienza che tutto unisce e che a ciascuno parla. Lo chiamano spirito, anima, corrente, luce, molti nomi per una sola essenza. Siamo connessi all’immensità, volenti o nolenti, alla nostra coscienza che tutto esplora e tutto già conosce.
Qui in questo luogo senza luogo, da un posto con mille nomi ti parlo di libertà: ogni uomo nasce e muore libero, la prigione è scelta e costruita dall’essere stesso, per gioco.
Ti sembrerà assurdo forse, ma questa è la realtà: è tutto un grande gioco cosmico.

Immensi sono gli oceani dell’essere, ancor più immensi quelli della verità: vivono uno dentro l’altro eppure non si incontrano mai perché difficilmente si riconoscono. La verità basta a se stessa e l’Essere è sempre un divenire lontano e forte.

Abbiamo tanti colori quante gocce di sangue nel corpo di un unico grande polmone. Ci sono realtà differenti a servizio dei vari stadi di consapevolezza o di abbandono. Connettersi agli altri è una di queste, connettersi a se stessi è un’altra.

Ogni cosa è dentro l’altra e allo stesso tempo la contiene. Ogni vita procede nell’attimo di mille altre. La matematica non ha scopo nell’infinito come la parola non aiuta a definirlo. Le arti e le scienze degli Esseri di quest’epoca progrediscono restando ferme perché dimenticano spesso la voce dello spirito. Un mare di silenzio accoglie la coscienza di chi respira nell’infinito, una vasta landa di realtà attende chi ascolta l’eternità.

Qui io ti aspetto e ti accolgo…Strega.”

 

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